La misura dell’efficacia del percorso terapeutico relativo alla Nutrzione Parenterale Domiciliare è un parametro importante a garanzia della sua sostenibilità e del suo valore.
Ne parliamo con la Dott.ssa Antonella Lezo
La Dott.ssa Antonella Lezo, Presidente di SINPE Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo, approfondisce il tema riguardante efficacia ed efficienza del trattamento terapeutico per la cura della insufficienza intestinale cronica benigna, ovvero la nutrizione parenterale domiciliare. Il monitoraggio degli esiti è un’importante garanzia della qualità e imprescindibile per garantire la sostenibilità
In questo contesto è utile fare una premessa essenziale, ovvero la NP deve rispondere a tre requisiti essenziali, che sono:
- Efficacia, ovvero la capacità di un intervento o di un trattamento medico di produrre l’effetto o il risultato desiderato.
- Efficienza, quanto funziona il trattamento in contesti reali, dove fattori come la compliance del paziente e le variazioni nell’erogazione dell’assistenza sanitaria possono influenzare i risultati.
- Le misure degli esiti, devono essere rilevanti, affidabili e sufficientemente sensibili per cogliere gli effetti previsti dell’intervento.
Uno studio sugli indicatori di risultato (outcome indicators) che ha riguardato circa 300 pazienti in NPD con IICB provenienti da 8 paesi, range di età tra i 18 e 55 anni, con infusione 3-7 giorni a settimana ha focalizzato il punto di vista dei pazienti adulti con malattia benigna e qeullo dei professionisti sanitari.
I principali outcome indicators identificati dai pazienti sono:
1) Incidenza della crisi 2) incidenza di sopravvivenza 3) La Qualità di Vita
Per quanto riguarda invece i più importanti indicatori per i professionisti sanitari questi sono:
1) Incidenza della crisi 2) incidenza della riammissione e qualità di vita 3) incidenza di disidratazione
Il “valore” nell’assistenza sanitaria è stato definito come i risultati rispetto ai costi = quanto bene le risorse allocate vengono utilizzate per raggiungere gli outcomes (risultati attesi)
Quindi raggiungere un valore elevato significa:
- massimizzare l’efficienza degli interventi
- evitare il sottoutilizzo di interventi ad alto valore in persone con maggiori necessità
- l’uso di interventi di basso valore in persone che ne trarranno meno beneficio.
Quando la Nutrizione Parenterale è appropriata?
La nutrizione parenterale (PN) rappresenta una delle conquiste più importanti della medicina moderna, in quanto è una modalità terapeutica per tutte le fasce d’età nell’ambito dell’assistenza sanitaria.
La NPD è il trattamento di elezione dell’insufficienza intestinale
Costo-Efficacia della NPD
La Nutrizione Parenterale Domiciliare è una terapia salvavita. Si può ritenere efficace dal punto di vista dei costi?
Al riguardo È stata effettuata una ricerca bibliografica in PubMed (MEDLINE), Embase e Scopus.
Riguardante i costi economici della NPD. I termini di ricerca riguardavano la NPD e costi/economia sanitaria.
I criteri di inclusione comprendevano:
- a) popolazione: tutti i gruppi di popolazione e di età;
- b) intervento: HPN parziale o completa;
- c) comparatore: nessuna nutrizione parenterale, NP continua o intermittente in ospedale, altri interventi nutrizionali o nessun comparatore;
- d) esiti: esiti dei costi e valutazioni economiche associate all’ NPD. Per ogni tipo di approccio economico è stato utilizzato un diverso strumento di valutazione della qualità.
Le valutazioni economiche parziali e complete hanno dimostrato che l’NPD è più conveniente rispetto alla NP ospedaliera, ma sono necessarie ulteriori ricerche per confermarlo in tutti i contesti.
Il Ruolo degli Infermieri nella NPD
Un altro aspetto rilevante a determinare efficacia ed efficienza nonché qualità della NPD, è sicuramente il ruolo degli infermieri. Da uno studio specifico riguardante l’analisi del registro italiano infermieristico (2002-2011) (2013-2018) ci si è focalizzati proprio su questo importante ruolo professionale sanitario.
Un’équipe specializzata di infermieri si è occupata dell’assistenza e della formazione dei pazienti/caregiver fino al raggiungimento della piena autonomia, ha effettuato visite di follow-up, ha
riconosciuto tempestivamente qualsiasi problema, ha raccolto dati relativi agli indicatori di sicurezza ed efficacia e ha registrato i dati (86 voci) in un registro dedicato
- Formazione: Su richiesta e in collaborazione con il medico responsabile, il personale infermieristico insegna al paziente o al caregiver (e successivamente supervisiona e riqualifica) il modo corretto di utilizzare i prodotti.
- Ambiente: L’infermiere va a casa dei pazienti, in modo che questi ultimi possano familiarizzare con il proprio ambiente e migliorare la qualità della vita.
- Durata della prima formazione: 8-30 giorni, con accessi giornalieri di 1-3 ore.
- Argomenti: allestimento dell’area di lavoro, lavaggio corretto delle mani, controllo dei materiali, preparazione della sacca e della linea di infusione, aggiunte nella sacca (lipidi, vitamine, sali) secondo la prescrizione del medico.
- Training … abilitazione alla NP efficace e sicura
I pazienti/caregiver devono essere in grado di:
- dimostrare di aver compreso i principi dell’asepsi (Metodo preventivo delle infezioni, consistente nell’uso di strumenti e di materiali sterilizzati) e la sua importanza insieme alle procedure sterili per l’inizio e la sospensione dell’HPN.
- dimostrare una somministrazione sicura di HPN secondo le linee guida del protocollo istituzionale.
- riconoscere problemi e sintomi specifici e reagire in modo appropriato; questi includono comunemente problemi meccanici con le linee o le pompe ed episodi febbrili.
- disporre di un telefono collegato per il supporto medico e infermieristico, per i servizi di emergenza e per la pianificazione e la consegna della logistica.
- Il programma di insegnamento è spesso guidato da un infermiere esperto (di supporto alla nutrizione) che prende la guida e la responsabilità di questo programma
Ridurre le complicanze nella NPD: fino a che misura è possibile?
Gli standard di cura fanno la differenza
Dati Regione Piemonte:
Insufficienza intestinale e NPD nella regione Piemonte 2021
- Pazienti totali in trattamento al 31/12/2021: IICB (adulti + pediatrici) 218
- Giornate di NPD 2021: IICB pz adulti e pediatrici: 627/anno
Perché la sostenibilità dell’assistenza sanitaria è importante?
Dal punto di vista pratico: per garantire che il servizio sanitario sia in grado di continuare a fornire un’assistenza di alta qualità anche in futuro, tenuto conto dei vincoli finanziari, sociali e ambientali di cui siamo consapevoli.
L’etica: proteggere la salute delle generazioni attuali e future riducendo al minimo il contributo del servizio sanitario al cambiamento climatico e il suo continuo impatto sui determinanti della salute.
Conclusioni
- La NPD è una terapia salvavita, complessa e costosa, se garantita la qualità
- Allo stesso tempo è altamente cost-effective rispetto all’alternativo trattamento intraospedaliero
- La qualità conferisce valore al trattamento
- Il monitoraggio degli esiti è garanzia della qualità e imprescindibile per garantire la sostenibilità
- Il processo di qualità deve includere anche la considerazione delle esperienze e degli outcome riferiti dai pazienti a garanzia della tutela della qualità di vita e del contenimento dei costi indiretti (sociali)
La Dottoressa Antonella Lezo, componente del comitato tecnico scientifico di Un Filo Per la Vita Onlus ricopre attualmente la carica di Presidente di SINPE – Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo.
E’ inoltre Responsabile della S.S. Dietetica e Nutrizione Clinica presidio Oirm-S.Anna – AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e specialista ad alta specializzazione in #NutrizioneArtificiale nonché nella gestione e cura dell’#IICB Insufficienza Intestinale Cronica Benigna.
E’ inoltre Responsabile Centro Regionale di Riferimento per la Nutrizione Artificiale Domiciliare Pediatrica #NAD (Enterale e Parenterale) Dietoterapia e supporto nutrizionale nelle patologie materno-infantili in area medica e chirurgica. Diagnosi e cura della malnutrizione ospedaliera. Supporto nutrizionale specialistico in area trapiantologica pediatrica (trapianti di organi e di midollo osseo) e in area intensiva neonatologica, pediatrica e ostetrico-ginecologica.